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DOMENICA 4 SETTEMBRE ALLE ORE 18:30
L’opera verrà terminata dai cittadini che avranno a disposizione bottiglie per depositare memorie
FIANO ROMANO – L’artista Ugo Spagnuolo inaugura il dipinto murale relazionale “Vuoti di Memoria” realizzato nel terzo livello del parcheggio a ridosso del centro storico fianese. Domenica 4 settembre alle ore 18:30 l’opera dell’artista contemporaneo verrà aperta al pubblico alla presenza del sindaco Ottorino Ferilli e dell’assessore alla Cultura Eleno Mattei. Il murale relazionale rappresenta una coppia fianese nel gesto quotidiano di turare delle bottiglie di conserve. Il dipinto sarà poi completato dai cittadini fianesi che potranno lasciare un segno delle proprie memorie all'interno delle bottiglie vuote sistemate nel murale.
IL PROGETTO. Il dipinto murale realizzato da Spagnuolo a Fiano Romano prosegue e sviluppa una ricerca da lui iniziata con Radice di tre, gruppo che ha contribuito a fondare nel 1996, che si è attuata nel 2010 con Vuoti di Memoria, in occasione di 20eventi Arte Contemporanea in Sabina, e nel 2015 a Rignano Flaminio con l’imponente dipinto murale, dal medesimo titolo, nato da un’ulteriore riflessione sul concetto di archivio totale della memoria individuale e collettiva. Ugo Spagnuolo è convinto sostenitore di un’arte democratica che esige un pubblico coprotagonista, interattore e costituente dell’opera in quanto legata, intimamente, al luogo in cui è ambientata. Nel murale relazionale da lui realizzato sono rappresentati un uomo e una donna, due storici coniugi di Fiano Romano, in dimensioni monumentali mentre, nella quotidianità di un gesto altamente simbolico, turano delle bottiglie: conserve-memorie ex vuoti ora pieni. Sono trasformati (trasfigurati) dall’artista in sacerdotali icone depositarie di un’identità sociale e culturale, prima ancora che geografica o territoriale. Attraverso la sua opera l’artista non si propone il solo scopo della valorizzazione di uno dei tanti luoghi urbani, che così numerosi nei centri abitati costituiscono dei veri e propri buchi neri dell’arredo e del decoro civile, ma vuole rientrare in un più ampio progetto mirato a coinvolgere, di volta in volta, nei siti prescelti, la popolazione locale, essenziale per la rappresentazione della memoria del luogo e del tempo che vive. La metodologia operativa è quella di un laboratorio aperto, progressivo e mai finito e la finalità è di cercare, recuperare, svelare, far riemergere le tracce invisibili oscurate, dimenticate, cancellate o sottratte alla consapevolezza…di trascrivere e trasmettere questi segni. A cominciare dall’inaugurazione del murale, la cittadinanza verrà chiamata a partecipare fattivamente al riempimento degli spazi vuoti, appositamente resi disponibili sulla superficie muraria, e diverrà protagonista principale di un’opera pubblica e democratica ad alta contaminazione popolare. Le bottiglie riempite andranno ad arricchire l’opera in continua crescita e diverranno letteralmente la vetrina della memoria.
In allegato la locandina dell'evento (da scaricare)
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