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PARLANO GLI ARTISTI PROTAGONISTI DE 'L’OLIVO D’ORO 2012'
Presentatori e animatori della serata il duo comico i Sequestrattori
MONTOPOLI DI SABINA - Mietta, Dado, Giuseppe Salsetta e i Sequestrattori sono gli artisti che quest'anno hanno animato la XXXIX^ edizione de "L'Olivo d'Oro". Come ogni anno l'appuntamento, che si è svolto nella piazza comunale tra musica e comicità, non ha deluso le aspettative.
INTERVISTA A MIETTA
Cantante, attrice, scrittrice e soprattutto da due anni mamma. Adesso sei una delle protagoniste del programma di Rai Uno "Tale e Quale Show", a chi ti senti più tale e quale?
"A tutti, per il gusto di cantare, di divertirmi. Cerco di mettermi in discussione sempre, ho la volontà di mettermi a recitare, a ballare".
Ma qual è il tuo punto di riferimento? A chi ti sei ispirata?
"Non ce né uno in particolare, da tutti, da Anna Oxa a Prince".
Qual è il tuo sogno nel cassetto? Cosa vorrebbe fare Mietta ancora?
"Un film, mi piacerebbe lavorare con i grandi che non ci sono più, ma farei volentieri un film con Virzì".
Quanto è cambiata Mietta, e in cosa, dagli inizi ad oggi?
"Oggi ho semplicemente più consapevolezza rispetto agli esordi".
Che giudizio hai nei confronti dei programmi "talent scout"? Credi che ne escano dei bravi artisti?
"Si, anche se non tutti. Accetto questi programmi perché mi rendo conto che è cambiato tutto intorno a noi e anche la televisione".
Cosa ti piacerebbe fare che non hai ancora fatto?
"Se fosse possibile vorrei continuare a fare quello che faccio, mi diverto e mi rendo conto di essere privilegiata. Un desiderio molto ambizioso è di lavorare con una band jazz per la preparazione di un live e fare un disco dopo".
Un'ultima cosa. Se uno dice Mietta, subito viene in mente il Sanremo 1990 con Amedeo Minghi. Quanto ha pesato o quanto è stato d'aiuto rispetto agli altri brani quel "trottolino amoroso"?
"E' stato un portafortuna, ma ogni canzone ha la sua importanza. Se uno si ferma a Mietta del Sanremo 1990 si perde tutto il lavoro che c'è stato dopo".
INTERVISTA AL COMICO DADO
Mi aspettavo subito battute e risate, invece Gabriele Pellegrini, meglio conosciuto come Dado è un comico che ama affrontare gli argomenti seri, perché il suo sogno non è uno spettacolo particolare, come ci si potrebbe aspettare, ma è la pensione Enpals:
"E' assurdo che artisti come Toto Cutugno, Bobby Solo non hanno la pensione, il mio sogno è quello di andarci. In Italia è molto difficile perché è dovuto al malgoverno, alle leggi fatte male, al poco controllo. Sono gli agenti che se ne dovrebbero occupare".
Le tue canzoni sempre attualizzate e rimodernizzate, sono il tuo cavallo di battaglia, ma qual è la frase o battuta a cui sei più legato?
"È sicuramente Alice guarda i gatti e i gatti guardano le alici" perché Alice è il nome della mia seconda figlia, è una soddisfazione personale".
Dopo aver vinto diversi premi, Premio Massimo Troisi, Premio Tognazzi, Premio Petrolini, sei stato anche vincitore di un premio particolare?
"Si, sono entrato nel Guinness dei Primati per l'esibizione più lunga. Oltre 25 ore, nel 1999 al Foro Italico a Roma".
Sali su palco e, qual è la paura più grande?
"Che non si sente quello che dico".
Non ti preoccupa di più vedere un pubblico che non ride alle tue battute?
"E' capitato che uno fa degli spettacoli dove la platea, nello stesso giorno alla stessa ora, ha una reazione diversa dalla platea precedente. Mi ricordo un fatto in particolare. Nel 1994 ho visto Rocky IV al cinema, dove si racconta la metafora tra America e Russia e dove Rocky batte il russo. Mi ricordo che tutta la sala applaudiva, io ero bambino e ho chiesto di rivederlo, perché allora si poteva restare in sala, e il pubblico della seconda proiezione nello stesso momento in cui il pubblico aveva applaudito, non applaudì. Quindi non è la responsabilità artistica, ma c'è una responsabilità da parte della recensione. Il pubblico sono persone, che si lasciano influenzare da ciò che vivono intorno a loro. Da me c'è un disincanto totale nei confronti del pubblico".
Un tuo desiderio nascosto?
"Mi piacerebbe fare uno spettacolo con una marea di donne bellissime e io le comando".
C'è un attore per cui fai il tipo o su cui punteresti?
"Anche se da parte mia non c'è tutta questa attenzione da talent scout, un giovane che farà strada è Andrea Perroni. Venne da me nel 1998 chiedendomi un numero di telefono perché voleva fare l'attore, quindi tifo per lui".
E l'attore che ti piace di più?
"E' Stanlio, di Stanlio e Ollio".
Prossimi progetti, prossimo spettacolo?
"Ho uno spettacolo in cantiere ma sto cercando ancora il titolo, forse "Figli senza arti ne party". Parla interamente di figli, io ne ho tre, di 15, 8 e 6 anni e con ognuno c'è un differente rapporto. L'ispirazione è nata da loro. Questo è il primo impegno futuro, questa estate ho scritto il testo, che appartiene a tutti, perché a seconda del punto di vista da cui lo guarderai ti piacerà. Il debutto ci sarà a marzo al teatro Golden".
Ma in Sabina eri mai venuto?
"Sì con il mio gruppo in una delle mie prime serate".
INTERVISTA ALL'EX "AMICO", IL CANTANTE GIUSEPPE SALSETTA
26 anni, ex idraulico ma con una voce che è difficile dimenticare. Giuseppe Salsetta non avrà vinto l'edizione di "Amici di Maria De Filippi" nel 2007, ma di talento ne ha da vendere perché non solo ha una bella voce, ma sa stare sul palco. Il suo sogno è infatti quello di fare lo showman, di fare uno spettacolo tutto suo, che lo racconti da bambino ad oggi.
Cosa è successo dopo il trampolino di amici?
"350 date all'attivo in tutta Italia e in Svizzera e due musical da protagonista, "Rimini anni 60" con Luna Di Nardo di X Factor per la regia di Salvatore Ceruti e "Miracoli di seta" con Denny Mendez e la regia di Enrico Maria Lamanna. Dopo l'album "Quello che vorrei", sto preparando il mio nuovo disco".
Sanremo, ci hai mai fatto un pensiero?
"Si lo vorrei fare, ci ho provato tre anni fa, non è andata, ma ci sono andato vicino".
Finiti gli studi hai iniziato a fare l'idraulico, senza mettere mai da parte la tua passione per la musica in serate e piano bar, adesso però hai un altro impegno?
"Si, sto studiando Scienze Politiche. Voglio vivere di musica, ma non sono un illuso".
Che rapporto hai con gli ex Amici?
"Vivo con l'attore Angelo Marotta e sento Antonino".
E cosa pensi dei più noti Amici di Maria De Filippi? È solo talento?
"Sono molto bravi, ma da solo l'artista non basta. Quindi subentrano altre figure come i talent scout, Amici è un punto di partenza".
Cosa stai facendo al momento?
"Sono in tournèe con il maestro Gianni Mazza, un decano della musica in Rai".
dell'inviata Laura Bernardini
Montopoli di Sabina - 23 Settembre 2012
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