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L'ESIBIZIONE IN OCCASIONE DELL'EVENTO L'OLIVO D'ORO
Comicità nonsense, battute mai volgare e apolitiche, i segreti del suo successo
Nella foto di home page: il comico Massimo Bagnato, ospite della XXXVIII^ edizione de 'L'OLivo D'Oro' - Nella foto interna: ll comico Massimo Bagnato con gli assessori Valentina Alfei e Ramona Gentili (Foto di Laura Bernardini)
MONTOPOLI DI SABINA. Conosciuto per il tormentone del braccio, il comico romano Massimo Bagnato ha raggiunto la notorietà con la sua comicità nonsense, rovesciando il clichet del comico moderno e distinguendosi dagli altri comici per la semplicità e la demenzialità delle sue battute, mai volgari, compiaciute o prevedibili. Durante le sue esibizioni intervalla i monologhi con frequenti richieste che coinvolgono lo spettatore, chiamato ad alzare il braccio quando sentito chiamato in causa. La simpatia è una sua dote, ma non solo sul palco. È disponibile con gli altri, gentile, educato, alla mano, un vero attore a cui il successo non ha dato alla testa. Ospite della XXXVIII edizione de "L'Olivo d'Oro" a Montopoli di Sabina, il comico non ha deluso le aspettative, anzi. Ha coinvolto il pubblico con le sue battute, mai volgari e apolitiche, ha divertito giovani e non più giovani che lo hanno applaudito e apprezzato per la sua strampalatezza e le sue pazze gag. Scoperto come imitatore da Gigi Sabani nel 1992, Massimo Bagnato si è fatto conoscere al grande pubblico dopo le innumerevoli partecipazioni al "Maurizio Costanzo Show". Dopo le partecipazioni a programmi come "Libero" con Mammuccari, "Bla bla bla" con Giusti, Lillo & Greg, inizia dal 2007 una proficua collaborazione con Rai Due e le trasmissioni "Scorie", "Quelli che il calcio...", "Mattinèe". Intanto prosegue l'attività come autore di trasmissioni radiofoniche, tra le quali "610" di Radio Rai Due con Lillo & Greg e da gennaio 2010 entra a far parte della nuova edizione di "Zelig" di Canale5.
L'INTERVISTA
È la prima volta che vieni in Montopoli di Sabina?
"Si, anche se conosco la Sabina. Sono stato a Contigliano, a Rieti, dove ho girato delle puntate per "Scalo 76", la trasmissione condotta da Daniele Bossari".
Come è nata la canzone "Semo gente de Foligno"?
"Di Semo gente de Foligno ho scritto musica e testo, ho imitato l'accento simile allo spoletino. È stato un gesto d'affetto per gli amici che ho lì, un riconoscimento per il mio maestro Toni Ventura".
Sei un attore completo e versatile che si esibisce in teatro, radio e televisione. Dove ti senti più a tuo agio?
"Mi sento a mio agio negli spettacoli in piazza, perché è uno spettacolo trasversale, dove ti puoi rivolgere a tutti. Tenevo molto allo spettacolo di questa sera a Montopoli, perché quando si ritira un premio fa sempre piacere".
Come nasce la tua comicità?
"Nasce dal nonsense della comicità, che non è mai volgare, è quello che mi identifica".
Ha sempre voluto fare l'attore?
"Si, ho sempre fatto questo mestiere da quando ero bambino e i miei genitori e parenti ascoltavano le mie esibizioni e mi sostenevano con dei regali".
Credi ai talent?
"Credo alle passioni, che vengono prima delle scuole. Così come il talento, o ci nasci, sennò è inutile la scuola".
Che rapporto hai con il tuo pubblico?
"Il pubblico è attento alle sottigliezze e a ciò che di solito non si fa per non rischiare, ma stasera c'è stato un'ottima risposta. C'è stato il varietà, nello spettacolo oggi ci vuole tutto".
Chi sono i tuoi maestri? A chi ti ispiri?
"I miei ispiratori cambiano negli anni. Mi sono ispirato a Celentano, a Dario Fo, a Giorgio Gaber, a Claudio Villa. Sono apparentemente moderno ma ho la passione per le cose passate. Prima di guardare avanti ci dobbiamo guardare indietro".
Quali sono i prossimi progetti?
"Prima di ripartire con la stagione televisiva, con Zelig a gennaio, mi sto dedicando al teatro. Insieme a Gianfranco Phino farò uno spettacolo dal titolo "Due Matti Unici", dal 3 al 13 novembre all'Anfiteatro a Roma e uno spettacolo in primavera "La gente dorme", che sarà un monologo di venti minuti. Intanto continua il mio lavoro a Radio Due".
dell'inviata Laura Bernardini
Montopoli di Sabina - 25 Settembre 2011
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