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L'AVVOCATO RISPONDE
I pro e i contro per l'Europa
La Corte Costituzionale Tedesca si è finalmente pronunciata sul ricorso di cui era stata investita e che aveva ad oggetto il Fondo di salvataggio permanente dell'Eurozona. I Supremi Giudici hanno approvato la creazione del nuovo meccanismo europeo di stabilità e il Fiscal Compact definiti dai leader europei, sottolineando però che l'impegno economico della Germania dovrà essere sottoposto a precisi vincoli: da Berlino non potranno infatti arrivare più di 190 miliardi di euro (pari al 27,1464 per cento, ossia l'attuale quota di capitale con cui la Germania partecipa all'Esm) ed ogni eventuale incremento dovrà essere valutato e votato dal Parlamento.
LA SENTENZA. Tale sentenza, se da un lato non può che far bene all'Europa ed alle dinamiche di mercato (come si è sbrigato ad acclamare Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione Europea), dall'altro però non fa che denunciare lo stato in cui versa ancora l'Unione Europea. Quest'ultima, infatti, risulta ancora essere una "confederazione di governi", piuttosto che una vera e propria struttura federale,e quindi ben lontana da una vera unità politica. Fino ad oggi, infatti, l'Unione si è fondata sui "Trattati" che, come dice la parola stessa, sono dei compromessi tra interessi nazionali spesso contrapposti, e che quindi risultano spesso macchinosi, inorganici e lacunosi. Per questo da più parti si vede l'esigenza di una svolta federalista dell'Unione che preveda il trasferimento di alcune materie, ora di competenza del Consiglio Europeo, al Parlamento e alla Commissione, tramite una modifica dell'attuale principio di "codecisione". Certo, l'orizzonte appare lontano, ma la proposta della Commissione Europea di qualche giorno fa di attribuire alla Bce la vigilanza su tutte le banche dell'Eurozona, sembra un balzo notevole sul lungo cammino. Ma, a quanto pare, anche su questo tema bisognerà fare i conti con i tedeschi, i quali, avendo ancora le banche regionali (Landesbank) lontane dalla privatizzazione e le casse di risparmio foraggiate con ingenti somme di denaro pubblico, temono di dover rendere conto molto presto, di ciò, all'Antitrust europeo.
Avv. Marco Valerio Verni
- 17 Settembre 2012
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