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L'AVVOCATO RISPONDE

Tempo di vacanze: cosa fare nel caso si subisca un reato in Spagna

Furto in spiaggia, le modalità per agire. Risponde l'avvocato Verni

"Egregio Avvocato,
mio figlio è tornato da poco dalla Spagna, dove si era recato in vacanza con degli amici. Mentre era sulla spiaggia, è stato vittima di un furto. Come può agire? Grazie."

Gentile lettore,
la Sua domanda mi offre l'occasione per affrontare un tema delicato e sempre attuale, quale quello di un reato subito all'estero: in questo caso, in Spagna (meta estiva di molti connazionali).
Anzitutto, un consiglio pratico che mi sento di rivolgere a tutti i connazionali è quello, ovunque vi troviate, di rivolgervi subito all'Ambasciata o al Consolato italiano più vicini, dove certamente sapranno consigliarvi il da farsi e, se necessario, indicarvi il nome di qualche avvocato fiduciario.
Qualora, invece, mancasse (ma è un caso raro), o non fosse facilmente raggiungibile la sede di una nostra rappresentanza, potrete comunque rivolgervi a quella di un Paese membro dell'Ue: in virtù, infatti, dell'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea, ogni cittadino italiano all'estero, in virtù della sua "doppia cittadinanza" (italiana e, appunto, europea) potrà avvalersi della tutela giuridica e diplomatica delle rappresentanze degli altri Paesi appartenenti all'Ue (e viceversa, naturalmente).
Ciò detto, per venire al caso pratico, occorre dire che in Spagna c'è una distinzione ben precisa tra denuncia e querela: istituti che esistono anche da noi e che, parimenti, servono a portare a conoscenza l'Autorità Giudiziaria del fatto che è stato commesso un reato (denuncia) e che, chi denuncia, vuole che il presunto colpevole, qualora individuato, venga perseguito e punito (querela).
In Spagna, come dicevo, gli istituti hanno uguale scopo, ma con qualche differenza di natura procedurale.
Mentre, infatti, in Italia, la denuncia e la querela possono essere indistintamente proposte tanto alla Polizia Giudiziaria (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza), quanto direttamente presso la Procura della Repubblica competente per territorio, in Spagna non è così.
Infatti, mentre la denuncia non offre particolari problemi (può essere sporta presso un qualsiasi funzionario del "Ministerio Fiscal" - equivalente, grosso modo, alla nostra Procura -, presso il Giudice competente o presso la Polizia), la querela ("querella") che, per intenderci, è quella che dovrebbe sporgere il figlio del lettore che ha posto il quesito di cui sopra, può essere presentata solo di fronte al Giudice competente, attraverso la necessaria assistenza di un avvocato (a differenza dell'Italia, dove essa non è obbligatoria).
Tale querela dovrà essere presentata in forma scritta e, a pena di inammissibilità, contenere tutta una serie di requisiti, tra cui la descrizione più dettagliata possibile del fatto-reato e le attività di indagine necessarie all'accertamento dello stesso (sì, proprio così: è il querelante ad indicarle!).
Ugualmente, costui dovrà manifestare chiaramente la sua intenzione di intervenire nel procedimento giudiziario che ne seguirà come "parte acusadora".
Qualora tale querela superi il vaglio di ammissibilità operato dal Giudice o dal Tribunale, e si incardini il conseguente processo penale, il querelante, beninteso, potrà rinunciare in qualsiasi momento alla sua azione, senza pericolo che possa subire ripercussioni di natura risarcitoria (magari, proprio per aver attivato un processo ed averlo poi abbandonato) o penale.
E' bene aggiungere che, in genere, agli stranieri viene richiesta una somma di denaro ("fianza"), proprio a garanzia dei costi processuali, salvo che essi non appartengano a paesi con i quali la Spagna abbia stipulato accordi in senso contrario (di esclusione, cioè, dell'obbligo di depositare una garanzia pecuniaria) o vi sia regime di reciprocità: per gli italiani, fortunatamente, tale garanzia, in virtù di quanto detto, non è richiesta.
Così le cose, per rispondere più da vicino alla domanda del lettore: consigli suo figlio di rivolgersi ad un avvocato (o spagnolo o anche italiano, che eventualmente potrà affiancare o farsi affiancare da un collega spagnolo) per sporgere la querela presso il Giudice o Tribunale competente e svolgere, con la sua assistenza, le attività conseguenti.
Data la natura e le modalità del reato subito, Le consiglio di fare ciò solo se si abbiano fonti di prova sufficienti per individuare, perseguire e punire i presunti colpevoli.
Cordiali saluti.
Avv. Marco Valerio Verni

- 13 Ottobre 2011

Dott. Marco Valerio Verni

Articolo scritto da Avv. Marco Valerio Verni
Redazione TevereNotizie.com

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