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IL MUSEO SI TROVA ALL’INTERNO DI PALAZZO PERELLI
Il progetto è stato realizzato dagli architetti Mao Benedetti e Sveva Di Martino
CASTELNUOVO DI FARFA - Nel cuore di Castelnuovo di Farfa, all'interno di Palazzo Perelli, sorge il Museo dell'Olio della Sabina. L'idea di destinare uno spazio dedicato alla storia e alla valorizzazione del prodotto per eccellenza alla base dell'economia sabina, nasce con la restaurazione dell'antico palazzo cinquecentesco già sede del comune. Alla fine degli anni Ottanta, infatti, il progetto viene affidato agli architetti Mao Benedetti e Sveva Di Martino che decidono di rappresentare e celebrare la civiltà dell'olio e dell'ulivo attraverso l'arte contemporanea. Componente fondamentale ed innovativa dell'esperienza sono senz'altro le guide museali che da veri narratori accolgono i visitatori attraverso un dialogo creativo, condividendone emozioni e curiosità. Un museo unico ed imperdibile che racconta la storia dell'olio Sabino attraverso una straordinaria fusione tra antico e contemporaneo.
L'ALLESTIMENTO E LA SEZIONE ARTISTICA. All'allestimento aderiscono artisti e maestri della scultura contemporanea come Alik Cavaliere, Maria Lai, Hidetoshi Nagasawa, Gianandrea Gazzola con istallazioni all'interno del museo e nel paese. La visita costituisce un'esperienza inattesa. Sulla rampa d'ingresso, la "scrittura incisa" di Maria Lai racconta il mistero dell'arte e dell'olio assieme. La soglia dell'edificio accoglie i visitatori con il suo logo in ceramica: un'oliva dal nocciolo d'oro. Subito all'interno, ancora installazioni di Maria Lai: "L'albero del Poeta" realizzato con legno d'olivo e "Olio di parole" che attraverso le parole lega l'arte all'olivo. Si prosegue esplorando l'allestimento essenziale: "Frammenti di fonderia di un'opera incompiuta" di Alik Cavalieri per ritrovarsi nell'atmosfera senza tempo della grotta, dove l'opera di Hidetoshi Nagasawa "Ulivo viaggiante" conduce in luoghi spirituali. Le due sale che ospitano i lavori di Gianandrea Gazzola accolgono i visitatori con una musica inconsueta: quella dell'olio e dell'ulivo; nelle due installazioni intitolate "Oleophona" il gocciare dell'olio in antichi orci e la rotazione di un centenario ulivo sono suoni che il computer gestisce per generare la musica dell'olio.
LA SEZIONE TECNICO-DOCUMENTARIA. Alla parte artistica segue una sezione documentaria composta dalla Sala della Memoria dove vengono proiettate immagini di vita popolare e quotidiana unite a canti e suoni della comunità castelnovese. Nella parte parte tecnico-documentaria invece sono esposti gli antichi torchi in legno e ferro. Le macchine, fondamentali nella produzione olearia di un tempo, risalgono al XVI - XX secolo, è presente anche un mulino a trazione animale risalente al diciottesimo secolo. Il percorso museale conduce il visitatore alla sommità del centro storico dove continua la scoperta delle istallazioni poste tra le vie del paese fino ad arrivare alla chiesa campestre di San Donato.
ORARI DI APERTURA. Il Museo dell'Olio della Sabina è aperto al pubblico dal lunedì al giovedì su prenotazione, il venerdì dalle ore 15 alle ore 19.30. Il sabato, la domenica e i festivi dalle ore 10 alle ore 13 e poi nel pomeriggio dalle ore 14.30 alle 19.30.
PER INFORMAZIONI. Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi al numero telefonico 0765.36370.
di Linda Massari
provincia di Rieti - 07 Maggio 2010
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